Australia: a luglio Pmi dei servizi in recupero a 58,2 punti

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è aumentato dello 0,57% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,7164 dollari di ieri. Sul fronte dei dati macro, il Pmi dei servizi dell'Australia ha registrato in luglio un ulteriore deciso recupero a 58,2 punti dai 53,1 punti di giugno. Il Pmi Composite è invece salito lo scorso mese a 57,8 punti dai 52,7 punti di giugno, contro i 57,9 punti del dato flash.Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,7186$, in aumento dello 0,40% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.7139$ seguito da 0.7092$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7213$ seguito da 0,7240$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è sceso dello 0,60% rispetto al dollaro canadese CAD, chiudendo a 1,3310 dollari di ieri. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/CAD è stata quotata di 1.3290$, in diminuzione dello 0,15% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3243$ seguito da 1.3195$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,33382$, seguito da 1,3465$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dello 0,24% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 105,76 dollari di ieri. Sul fronte dei dati macro, il Pmi dei servizi del Giappone è salito in luglio a 45,4 punti dai 45,0 punti di giugno. Il Pmi Composite, che combina l'indice dei servizi con quello del manifatturiero, è invece salito in luglio a 44,9 punti dai 40,8 punti di giugno, contro i 43,9 punti del dato flash. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 105,57$, in diminuzione dello 0.17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 105.32$ seguito da 105.07$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 106,01$, seguito da 106,45$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato dello 1,80% chiudendo a 41,53 dollari al barile di ieri. Secondo l’ultimo rapporto dell'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in USA sono calate di 8,6 milioni di barili nella settimana chiusa il 31 luglio. Le riserve di benzina sono invece scese di 1,7 milioni di barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in serata. Secondo il consensus di S&P Global Platts, l'Eia dovrebbe comunicare un ribasso di 4,1 milioni di barili per il greggio. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 41,61$, in aumento dell'0,17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 41,09$ seguito da 40,53$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 41,75$ seguito da 42,13$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 2,14% chiudendo a 2024.74 dollari l'oncia di ieri. A sostenere gli acquisti del metallo giallo il calo del dollaro e dei rendimenti dei titoli di Stato ma soprattutto le incertezze legate agli sviluppi dell'epidemia di coronavirus in Usa e al mancato accordo sul nuovo piano di stimoli. Sullo sfondo anche le rinnovate tensioni tra Usa e Cina dopo la decisione di Washington di inviare una delegazione a Taiwan. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 2022.34$, in diminuzione dello 0.12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1987.63$ seguito da 1931,81$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 2050,00$ seguito da 2100.00$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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