Australia: crollano le vendite dettaglio

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è aumentato dello 0,28% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6923 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato dal Bureau of Statistics di Canberra, in aprile le vendite retail sono crollate in Australia del 17,7% su base sequenziale (rettificata stagionalmente), dopo il progresso dell'8,5% di marzo (0,6% in febbraio) e contro il declino del 17,9% del consensus. Inoltre, secondo quanto reso noto dal Bureau of Statistics di Canberra, in aprile la bilancia commerciale dell'Australia si è attestata su base rettificata stagionalmente su un surplus di 8,80 miliardi di dollari australiani, in calo dai 10,44 miliardi della lettura finale di marzo (3,86 miliardi in febbraio) e contro i 7,50 miliardi del consensus. In aprile le esportazioni dall'Australia sono scese dell'11,0% sequenziale, contro il precedente progresso del 13,9% (5,0% la flessione di febbraio). Le importazioni sono invece calate del 10,0% contro il declino del 3,6% di marzo (4,0% il ribasso di febbraio).



Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6906$ in diminuzione dello 0,33% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6852$ seguito da 0.6805$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6952$ seguito da 0,7005$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dell'1,06% rispetto allo JPY, chiudendo a 108,98 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 108,87$, in diminuzione dello 0,10% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 108,52$ seguito da 108,17$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 109,13$ seguito da 109,39$.

Sul fronte dei dati macro della Cina, mercoledì l'amministrazione di Donald Trump ha annunciato che a partire dal 16 giugno sospenderà i voli passeggeri di quattro compagnie aeree cinesi da e verso gli Usa perché Pechino non ha dato il via libera a United e Delta di volare verso la Cina.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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