Australia: diminuiscono i prezzi all'importazione

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è aumentato dello 0,40% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,7184 dollari. Sul fronte dei dati macro, nel secondo trimestre 2020 l'indice dei prezzi all'importazione in Australia è diminuito dell'1,9% dopo un calo dell'1% nel primo trimestre. Nello stesso periodo l'indice dei prezzi all'esportazione è sceso del 2,4% dal +2,7% precedente.Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,7180$, in diminuzione dello 0,05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,7161$ seguito da 0,7136$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7202$ seguito da 0,7216$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è sceso dello 0,31% rispetto al dollaro canadese CAD, chiudendo a 1.3334 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/CAD è stata quotata di 1.3335$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3322$ seguito da 1.3303$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3366$ seguito da 1.3396$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dello 0,11% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 104,98 dollari. In Giappone il Ministero dell'Economia del Commercio edell'Industria ha reso noto questa mattina che il dato sulle vendite al dettaglio di giugno ha fatto segnare un calo del'1,2% su base annuale,risultando decisamente migliore rispetto alle attese degli analisti pari a -6,5per cento. Su base mensile lo stesso dato è apparso in crescita del 13,1%. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 105,05$, in aumento dello 0,06% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 104.81$ seguito da 104,58$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 105,24$ seguito da 105,44$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato dello 0,47% chiudendo a 41,29 dollari al barile. Secondo l’ultimo rapporto di EIA (Energy Information Administration), negli USA alla fine della scorsa settimana le scorte di petrolio hanno fatto segnare un decremento di 10,612 milioni di barili, a fronte di un incremento di 0,357 milioni atteso dagli analisti.Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 41,32 $, in aumento dello 0.05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 40,96$ seguito da 40,65$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 41,60$, seguito da 41,90$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dell'1,04% chiudendo a 1986,11 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1984.12$, in diminuzione dello 0.11% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1960.41$ seguito da 1936.72$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 2003.13$ seguito da 2022.12$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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