Australia: le vendite al dettaglio +3,3%

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è aumentato dello 0,12% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,7192 dollari di ieri. Sul fronte dei dati macro, a luglio le vendite al dettaglio dell’Australia sono salite del 3,3% su base sequenziale (rettificata stagionalmente), contro il progresso del 2,7% di giugno e contro la flessione del 2,7% di consensus. L'indice Pmi Cba (Commonwealth Bank of Australia) stilato da Markit ha segnato su base preliminare nel mese in chiusura un ribasso a 53,9 punti dai 54,0 punti della lettura finale di luglio, sotto ai 53,6 punti del consensus. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,7205$, in aumento dello 0,17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,7190$ seguito da 0,7140$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7243$ seguito da 0,7276$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è sceso dello 0,22% rispetto al dollaro canadese CAD, chiudendo a 1,3178 dollari di ieri. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/CAD è stata quotata di 1,3167$, in diminuzione dello 0,09% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3143$ seguito da 1.3111$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3223$, seguito da 1.3272$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è sceso dello 0,25% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 105,73 dollari di ieri. Sul fronte dei dati macro, il Purchasing Manufacturers' Index (Pmi) dei servizi del Giappone, è calato in agosto su base preliminare a 45,0 punti dai 45,4 punti della lettura finale di luglio, contro i 45,2 punti del consensus. Il Pmi Composite, che combina l'indice dei servizi con quello del manifatturiero, è invece rimasto invariato sui 44,9 punti di luglio (40,8 punti in giugno). Mentre, il tasso d'inflazione a luglio è salito in Giappone allo 0,3% annuo dallo 0,1% registrato in aprile, maggio e giugno (0,4% in febbraio e marzo), come previsto dagli economisti. L'indice dei prezzi core ha invece segnato una lettura invariata dopo la deflazione dello 0,2% annuo di aprile. Su base mensile l'indice è cresciuto dello 0,3% dopo il progresso dello 0,1% di giugno. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 105,65$, in diminuzione dello 0,05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 105,46$ seguito da 105,31$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 105,98$, seguito da 106,30$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è diminuito dello 0,46% chiudendo a 42,75 dollari al barile di ieri. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 42,87$, in aumento dello 0,27% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 42,52$ seguito da 41,66$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 42,99$ seguito da 43,53$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato del 1,08% chiudendo a 1955,10 dollari l'oncia di ieri. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1960.38$, in aumentoe dello 0,26% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1930,79$ seguito da 1898,22$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1987.39$ seguito da 2023.70$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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