Australia: RBA lascia tassi invariati allo 0,25%

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,35% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1314 dollari. Sul fronte dei dati macro USA, l'indice Ism non manifatturiero si è attestato a giugno a 57,1 punti, rimbalzando dai recenti cali legati al Covid e battendo le attese degli analisti ferme a 50,1 punti. La lettura finale dell'indice Pmi servizi elaborato da Markit si è attestata a giugno a 47,9 punti in significativo aumento rispetto ai 37,5 di maggio e al di sopra della lettura preliminare di 46,7. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1312$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1270$ seguito da 1.1230$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1345$, seguito da 1,1380$.

Nelle ultime 24 ore, la GBP è aumentato dello 0,11% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2492 dollari. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1.2492$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2472$ seguito da 1.2451$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2516$ seguito da 1,2540$.

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è aumentato dello 0,24% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6976 dollari. Sul fronte dei dati macro, la Reserve Bank of Australia, ha mantenuto i tassi invariati allo 0,25%, assicurando che manterrà accomodante la propria politica monetaria per tutto il tempo necessario. I tassi, ha precisato, non saranno alzati fino a quando non saranno stati certificati progressi nell'occupazione e inflazione. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6964$, in diminuzione dello 0,22% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6942$ seguito da 0.6922$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,6989$ seguito da 0,7016$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dello 0,36% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 107,32 dollari. Sul fronte dei dati macro, nel mese di maggio, i salari del Giappone sono scesi del 2,1% su base annua, peggio del -1% atteso e del -0,7% precedente. Su base reale, il calo è stato sempre del 2,1%, rispetto al -0,8% stimato e -0,8% precedente. Le spese delle famiglie su base mensile, sono scese dello 0,1%, crollando del 16,2% su base annua e riportando così il tonfo peggiore, su base annua, dal 2001. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107.34$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.16$ seguito da 106,93$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,66$ seguito da 107,95$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato dello 0,61% chiudendo a 40,62 dollari al barile. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 40,43$, in diminuzione dello 0,53% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 40.00$ seguito da 39,62$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 40,93$ seguito da 41,46$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,75% chiudendo a 1795,61 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1793.13$, in diminuzione dello 0.15% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1781,86$ seguito da 1770,62$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1801,65$, seguito da 1810,22$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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