EIA: le scorte di petrolio in diminuzione di -2,077 milioni di barili

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,97% chiudendo a 36,71 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che negli USA alla fine della scorsa settimana le scorte di petrolio hanno fatto segnare un decremento di -2,077 milioni di barili, a fronte di un incremento di 3,038 milioni atteso dagli analisti (settimana precedente: +7,928 milioni).

Sul fronte dei dati macro USA, la stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di maggio, una flessione di 2,760 milioni di nuovi impieghi, da -19,557 milioni di unità della rilevazione precedente (rivisto da 20,236 milioni di unità) e superiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un decremento di 9 milioni di posti di lavoro. Markit Economics ha comunicato che l'indice IHS PMI dei Servizi è salito a 37,5 punti a maggio da 26,7 punti precedenti. Le attese erano fissate su un indice pari a 36,9 punti. L'indice IHS PMI Composito è salito a 37 punti da 27 precedenti. Il Dipartimento del Commercio ha annunciato che nel mese di aprile gli ordini industriali sono crollati del 13% dal -11% registrato a marzo. Gli economisti avevano stimato una flessione del 14% su base mensile. Gli ordinativi alle fabbriche escluso il settore dei trasporti sono diminuiti dello 8,5% a marzo dal -4% di marzo. L'Institute for Supply Management ha comunicato che a maggio l'indice ISM non manifatturiero e' salito nel mese di maggio a 45,4 punti dai 41,8 punti di aprile. Le previsioni degli economisti erano fissate su un indice pari a 44 punti.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 36,58$, in diminuzione dello 0,35% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 35.58$ seguito da 34.58$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 37,88$ seguito da 39,18$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è diminuito dell'1,92% chiudendo a 1702,50 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1707,70, in aumento dello 0,31% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1687.40$ seguito da 1667.10$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1730,90$ seguito da 1754,10$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è diminuito del 2,31% chiudendo a 17,95 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17.945, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17.64$ seguito da 17,33$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 18,29$ seguito da 18,63$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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