Germania: l'Indice dei Prezzi alla Produzione +0% m/m

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,47% rispetto al dollaro USA, chiudendo a1,1438 dollari di venerdì. Secondo l’ultimo rapporto dell'Ufficio di Statistica Destatis di Germania, nel mese di giugno l'Indice dei Prezzi alla Produzione è rimasto invariato su base mensile risultando anche inferiore alle attese (pari a +0,2%) ma superiore alla rilevazione precedente pari a -0,4%. Su base annuale il PPI e' diminuito dell'1,8%, a fronte di un calo atteso dell'1,6% dal -2,2% della rilevazione precedente. Mentre, la BCE ha comunicato che nel mese di maggio l'avanzo delle Partite Correnti dell'Eurozona, dato dal saldo delle transazioni effettuate per la vendita e per l'acquisto di beni e servizi, e' risultato pari a 8 mld di euro, da 14,4 mld di aprile e 27,4 mld di marzo. Gli analisti avevano previsto un valore pari a 15,2 miliardi di euro. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1416$, in diminuzione dello 0.15% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1380$ seguito da 1.1344$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1453$ seguito da 1,1480$.

Sul grafico a 30M di questo cambio, possiamo notare come la coppia USD/JPY si e avvicinata al livello di RESISTENZA, il modello di price action ed i volumi ci fanno notare un probabile cambiamento direzionale al RIBASSO. Sul fronte dei dati macro, Secondo l’ultimo rapporto del ministero delle Finanze nipponico, in giugno le esportazioni dal Giappone sono crollate del 26,2% annuo, in lieve peggioramento rispetto al declino del 28,3% di maggio. Il dato, che si confronta con il calo del 24,2% del consensus di FactSet, segna il diciannovesimo mese consecutivo di arretramento per l'export dal Sol Levante. Le importazioni sono invece scese del 14,4% annuo, contro il precedente crollo del 26,2% e il ribasso del 16,8% del consensus di Reuters. Inoltre, secondo quanto riportato da Reuters, la BoJ non ha trovato una linea comune su interventi più decisi per evitare che le aziende diventino insolventi a causa della crisi del coronavirus. L'impatto del Covid-19 potrebbe durare per un periodo prolungato e un numero maggiore di imprese potrebbe affrontare il rischio d'insolvenza anche se ricevesse un supporto immediato di liquidità. Diversi membri del board hanno dichiarato che la BoJ dovrebbe essere cauta nell'iniettare direttamente il capitale per salvare le aziende in difficoltà, suggerendo che tale azione dovrebbe spettare al governo.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,78% chiudendo a 1812,00 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1809.53, in diminuzione dello 0.13% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1798.75$ seguito da 1788.03$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1817.04$ seguito da 1824,60$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è sceso dello 0,57% chiudendo a 40,54 dollari al barile di venerdì. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 40.34$, in diminuzione dello 0,56% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 39,94$ seguito da 39,53$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 40,84$ seguito da 41,30$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

FIBO Group