Giappone: a luglio prestiti erogati +6,3% annuo

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è sceso dello 0,20% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,7150 dollari di ieri. Sul fronte dei dati macro, l'indice Nab Business Confidence di Australia è calato in luglio a -14 punti da 1 punto in giugno. L'indice relativo alle condizioni di business è invece cresciuto a zero punti da -7 punti di giugno. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,7171$, in aumento dello 0,30% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,7145$ seguito da 0,7121$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7193$ seguito da 0,7201$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è sceso dello 0,15% rispetto al dollaro canadese CAD, chiudendo a 1,3356 dollari di ieri. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/CAD è stata quotata di 1,3336$, in diminuzione dello 0,17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1,3310$ seguito da 1,3285$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,3376$, seguito da 1,3415$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è salito dello 0,15% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 105,94 dollari di ieri. Secondo l’ultimo rapporto del Bank of Japan, a luglio i prestiti erogati dagli istituti di credito sono cresciuti del 6,3% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto al 6,2% di giugno. La lettura è inferiore al progresso del 7,2% del consensus ma si consolida sulla crescita più elevata da quando si è iniziato a elaborare la statistica nel 2001. Escludendo i trust l'aumento dei prestiti è stato invece del 6,4% annuo, contro il 6,5% di giugno. Mentre, il surplus delle partite correnti del Giappone è crollato in giugno dell'87% annuo, dopo la contrazione del 26% di maggio, attestandosi a 168 miliardi di yen, in deciso arretramento anche rispetto ai 1.177 miliardi di maggio. Il dato, superiore ai 110 miliardi attesi dagli economisti, segna comunque il settantaduesimo mese consecutivo in surplus per le partite correnti del Sol Levante. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 106,05$, in aumento dello 0,10% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 105,76$ seguito da 105,50$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 106,24$, seguito da 106,46$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito dello 0,85% chiudendo a 42,02 dollari al barile di ieri. L'oro nero sembra trainato da dati incoraggianti sull'industria in Cina e da attese di possibili esiti positivi dal braccio di ferro Casa Bianca-democratici su nuovi aiuti anti Covid. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 42,21$, in aumento dello 0,43% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 41,70$ seguito da 41,23$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 42,50$ seguito da 42,82$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,14% chiudendo a 2036,81 dollari l'oncia di ieri. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 2027,32$, in diminuzione dello 0,41% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 2011.62$ seguito da 1995.91$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 2051,92$ seguito da 2076,50$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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