Giappone: in agosto prezzi produzione -0,5%

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito dello 0,33% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,7257 dollari di ieri. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,7270$, in aumento dello 0,19% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0,7252$ seguito da 0,7228$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 0,7302$ seguito da 0,7341$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è aumentato dello 0,35% rispetto al dollaro canadese CAD, chiudendo a 1,3190 dollari di ieri. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/CAD è stata quotata di 1,3173$, in diminuzione dello 0,13% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.3133$ seguito da 1.3073$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1.3202$, seguito da 1.3269$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito dello 0,04% rispetto allo yen giapponese JPY, chiudendo a 106,15 dollari di ieri. Secondo l’ultimo rapporto della Bank of Japan (BoJ), in agosto i prezzi alla produzione sono scesi in Giappone dello 0,5% annuo, in ulteriore miglioramento rispetto al calo dello 0,9% di luglio. Su base sequenziale l'indice invece è invece salito dello 0,2% contro il progresso dello 0,6% di giugno e luglio, anche in questo caso in linea con il consensus. Mentre secondo il sondaggio di Business Survey Index (del ministero delle Finanze giapponese che misura la fiducia delle grandi imprese) relativo al settore manifatturiero si è attestato a 0,1 punti da -52,3 punti del secondo (-17,2 punti nei primi tre mesi dell'anno), quando era stata registrata la lettura più debole da -66,0 punti del primo trimestre 2009. Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 106,20$, in aumento dello 0,05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 105,99$ seguito da 105,60$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 106,39$, seguito da 106,69$.

Nelle ultime 24 ore, il greggio è diminuito dello 2,13% chiudendo a 36,99 dollari al barile di ieri. Sul fronte dei dati macro, ieri Energy Information Administration ha comunicato che negli USA alla fine della scorsa settimana le scorte di petrolio hanno fatto segnare un incremento di 2,032 milioni di barili, a fronte di un decremento di 1,335 milioni atteso dagli analisti. Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 37,31$, in aumento dello 0,86% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 36,92$ seguito da 35,75$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 38,73$ seguito da 41,07$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è leggermente diminuito chiudendo a 1953,64 dollari l'oncia di ieri. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1947,07$, in diminuzione dello 0,34% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1941,73$ seguito da 1930,23$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1959.56$ seguito da 1974.55$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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