Giappone: Pil calato del 3,4% annuo

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è aumentato dello 0,13% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,0818 dollari di venerdì. Sul fronte dei dati macro, il Dipartimento del Commercio ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di aprile un calo del 16,4% m/m, in ulteriore forte riduzione rispetto alla lettura precedente (-8,3%) e alle attese fissate su un decremento del 12%. L'indice escluso il comparto auto è diminuito del 17,2% dopo la variazione negativa del 4% della rilevazione precedente (consensus -8,6%). La Federal reserve di New York ha comunicato che l'indice Empire State Manufactoring (che misura l'andamento dell'attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di maggio a -48,5 punti da -78,2 punti di aprile, risultando superiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 63,5 punti. La Federal Reserve ha reso noto che nel mese di aprile la Produzione Industriale ha evidenziato un forte calo dell'11,2% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato però superiore alle aspettative (--11,5%) dal -4,5% della rilevazione precedente (rivisto da -5,4%). Il tasso di utilizzo della capacita' produttiva si e' attestato al 64,9% dal 73,2% precedente, risultando superiore alle attese (+64%). Gli esperti dell'Universita' del Michigan e di Reuters hanno pubblicato la lettura finale dell'indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi. Nel mese di maggio l'indice si è attestato a 73,7 unti, risultando superiore al consensus pari a 68 punti e in ripresa dalla lettura di aprile fissata a 71,8 punti. L'indice sulle aspettative future è sceso a 67,7 punti da 70,1 punti precedenti (consensus 71,8 punti).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.0825$, in aumento del 0,06% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.0792$ seguito da 1.0760$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,0854$ seguito da 1,0884$.

Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,69% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,19 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato su base preliminare dall'Ufficio di Gabinetto nipponico, il Pil del Giappone è calato del 3,4% annuo nel primo trimestre 2020, contro il crollo del 7,3% della lettura finale relativa al precedente periodo (0,5% l'incremento del terzo trimestre 2019) ma sopra alla flessione del 4,8% del consensus di Quick. Due periodi consecutivi di contrazione (quella del quarto trimestre era dovuta all'aumento dell'imposta sui consumi dall'8% al 10% introdotto a inizio ottobre) che portano il Sol Levante in recessione. Su base sequenziale l'economia nipponica ha segnato invece un calo dello 0,9% contro il precedente declino dell'1,9% (0,1% l'incremento del terzo trimestre 2019) e il ribasso dell'1,2% atteso dagli economisti. Le spese in conto capitale delle aziende del Giappone hanno registrato un calo dello 0,5% sequenziale nel primo trimestre 2020, contro il crollo del 4,8% della lettura finale relativa al precedente periodo (0,5% il rialzo del terzo trimestre 2019) e la flessione dell'1,5% del consensus.

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107.12$, in diminuzione dello 0.07% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 106.86$ seguito da 106.61$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 107,37$ seguito da 107,63$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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