Nelle ultime 24 ore, l'AUD è diminuito del 4,94% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 0,6563 dollari. Sul fronte dei dati macro, Fitch Ratings ha confermato il giudizio AAA per il credito sovrano dell'Australia ma ne ha peggiorato l'outlook da stabile a negativo. Secondo l'agenzia di rating l'impatto dell'epidemia di coronavirus causerà una drastica riduzione della crescita nel 2020 e la spesa pubblica in risposta alla crisi sanitaria ed economica porterà a elevati deficit fiscali e a un sensibile aumento del rapporto tra debito pubblico e Pil. Anche S&P Global Ratings (S&P) aveva confermato in aprile il giudizio in tripla A dell'Australia, abbassando da stabile a negativo l'outlook.
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute AUD/USD è stata quotata di 0,6549$, in diminuzione dello 0,21% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 0.6528$ seguito da 0.6507$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora 0,6584$ seguito da 0,6619$.
Nelle ultime 24 ore, l'USD è diminuito del 2,32% rispetto allo JPY, chiudendo a 107,60. Sul fronte dei dati macro, secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Affari Interni e Comunicazione, in aprile il tasso d'inflazione è sceso in Giappone allo 0,1% annuo dallo 0,4% registrato in febbraio e marzo (0,7% in gennaio), come previsto dagli economisti. L'indice dei prezzi core ha invece registrato una deflazione dello 0,2% annuo, contro la precedente inflazione dello 0,4% (0,6% in febbraio) e la flessione dello 0,1% del consensus. Su base mensile l'indice è sceso dello 0,2% dopo la lettura invariata di marzo (0,5% invece il ribasso dell'indice core, contro il precedente calo dello 0,1%).
Durante la sessione asiatica, la coppia di valute USD/JPY è stata quotata di 107,59$, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 107.48$ seguito da 107.36$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora 107,78$ seguito da 107,96$.
In Cina, il premier Li Keqiang, nel corso della giornata inaugurale del meeting annuale dell'Assemblea nazionale del popolo, ha dichiarato che la Cina non avrà alcun obiettivo di crescita dell'economia per il 2021, dopo che l'impatto del Covid-19 ha portato al crollo del Pil del 6,8% annuo nel primo trimestre. Li ha però promesso nuovi investimenti per sostenere le imprese e i lavoratori della Cina.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.
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