Gran Bretagna: Niesr conferma stima di crollo Pil al 25%

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,37% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1254 dollari di venerdì. Sul fronte dei dati macro USA, i prezzi alle importazioni nel mese di maggio sono aumentati dell'1% su base mensile dopo il decremento del 2,6% della rilevazione precedente. Le attese degli analisti erano per un incremento dei prezzi dello 0,6% su base mensile. Rispetto all'anno precedente si è rilevata una flessione pari al 6% dal -6,8% del periodo maggio 2018-2019. I prezzi delle esportazioni sono aumentati dello 0,5%, dopo il calo del 3,3% rilevato ad aprile. Rispetto a un anno fa i prezzi delle esportazioni sono diminuiti del 6% dopo essere scesi del 6,8% nel periodo maggio 2018-2019. La stima preliminare di giugno dell'indice di fiducia dei consumatori, calcolato dall'Università del Michigan e da Reuters, si attesta a 78,9 punti, risultando superiore alle previsioni degli addetti ai lavori, pari a 75 punti, e alla lettura precedente, pari a 72,3 punti. L'indice sulle aspettative future è salito a 73,1 punti da 65,9 punti precedenti (consensus 70 punti).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1254, in leggera diminuzione rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1198$ seguito da 1.1142$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1325$ seguito da 1,1396$.

Nelle ultime 24 ore, la GBP è scesa del 3,87% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2524 dollari di venerdì. Sul fronte dei dati macro, venerdì il National Institute of Economic and Social Research (Niesr) ha confermato la stima di maggio per un crollo sequenziale del Pil della Gran Bretagna compreso tra il 25% e il 30% nel secondo trimestre, contro il calo del 2,0% segnato nei primi tre mesi del 2020. In precedenza l'Office for National Statistics (Ons, l'ente statistico di Londra) aveva comunicato che nei tre mesi allo scorso 30 aprile il Pil britannico è crollato del 10,4% mentre nel solo mese di aprile è stata del 20,4% la contrazione sequenziale. Performance che, come nota il Niesr, fa sembrare insignificanti tutti i declini mensili pre-Covid 19 (2,2% nel giugno 2002, 1,5% nel giugno 2012 e 1,0% nel settembre 2008).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1,2514$, in diminuzione dello 0,08% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2441$ seguito da 1.2367$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2621$ seguito da 1,2727$.

Le principali Borse europee hanno aperto la prima seduta della settimana in deciso ribasso a causa dei timori per una possibile seconda ondata di contagi da Covid-19. Particolari preoccupazioni arrivano dal focolaio emerso proprio nella capitale cinese Pechino ma anche in Corea del Sud e Giappone l'epidemia di coronavirus evidenzia nuovi rischi e in Usa in molti Stati si registrano nuovi incrementi dei contagi. L'indice Stoxx 600 cede il 2%, il Dax30 di Francoforte il 2,4%, il Cac40 di Parigi il 2,7%, il Ftse100 di Londra il 2,1% e l'Ibex35 di Madrid il 2,7%.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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