La decisione sul tasso d’interesse della FED

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nella pubblicazione odierna affronteremo i seguenti argomenti:

- Il periodo dell'incertezza.

- Il rapporto sulla politica monetaria della Federal Reserve degli USA.

- L'aumento generale del prezzo di petrolio.

Vorrei iniziare la mia recensione odierna, parlando di una situazione piuttosto interessante e non del tutto tipica per il mese di settembre. Se guardate il grafico dei prezzi della coppia di valute EUR/USD, vedrete un consolidamento piuttosto esteso delle quotazioni. Inoltre, noterete anche che la differenza dei minimi dall'inizio di luglio all'inizio di settembre è di soli 50 punti, la stessa situazione si riscontra anche con i massimi. Tutto ciò sta ad indicare che i grandi investitori sono in attesa di qualcosa veramente importante.

Praticalmente, stiamo assistendo non solo al cosiddetto periodo d'incertezza sul mercato valutario, ma anche su quello dei metalli preziosi. Anche in questo caso, vi propongo di guardare il grafico dei prezzi, ma ora invece di l'oro. Dopo un'ondata di declino all'inizio di agosto, le negoziazioni sull'oro si sono notevolmente ridotte, e di conseguenza stiamo assistendo alla formazione di un triangolo simmetrico - una figura grafica d'incertezza.

Naturalmente l'evento principale per i prossimi mesi, sarà certamente le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, e tale elemento fondamentale in parte spiega il comportamento attuale dei trader e degli investitori. Tuttavia, vorrei richiamare la vostra attenzione anche su un altro evento che potrebbe già avere un forte impatto sia sul dollaro statunitense che sull'oro - ovvero, la decisione della Fed sul tasso d'interesse, oltre ad le altre questioni di politica monetaria.

Vi ricordo che questa è l'ultima riunione dell'FOMC prima delle elezioni presidenziali di novembre. Tuttavia, la probabilità che il tasso d'interesse generale venga modificato è molto bassa, per cui tutta l'attenzione dei trader e degli investitori si concentrerà sul nuovo meccanismo inflazionistico della Fed. Se il rapporto sarà morbido, e quindi la decisione di tollerare un'inflazione superiore all'obiettivo del 2%, il dollaro USA si indebolirà ulteriormente spingendo il prezzo dell'oro al di sopra del 2000 dollari l'oncia.

E ora passiamo al mercato del petrolio. La pubblicazione del rapporto da parte dell'American Petroleum Institute ha contribuito alla crescita dell'oro nero, grazie ad una diminuzione delle riserve di oltre 9,5 milioni di barili. Se il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti lo confermerà, la domanda di petrolio aumenterà e le quotazioni WTI potrebbero tornare al di sopra dei 40 dollari al barile.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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