Market Watch. Il crollo dei prezzi dell'oro

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

 

Nella pubblicazione odierna affronteremo i seguenti argomenti:

- L'assegno di disoccupazione negli USA - 400$ a settimana.

- Il crollo dei prezzi dell'oro.

- Un brusco calo del PIL nel Regno Unito.

- Il rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti.

- Le riserve di petrolio negli Stati Uniti.

Dopo lunghe e infruttuose trattative nel Congresso degli Stati Uniti, Donald Trump ha firmato un decreto secondo il quale l'indennità di disoccupazione ammonterà a 400 dollari, ovvero 200 dollari in meno rispetto a quelli pagati dall'inizio di aprile di quest'anno. Ciò significa, una significativa riduzione in termini di volume del flusso monetario nell'economia, il che consente di ridurre la pressione sull'inflazione.

Di conseguenza, abbiamo assistito fin dall'inizio di questa settimana ad un moderato rafforzamento del dollaro USA nella coppia con la maggior parte delle valute. Ad esempio, la coppia valutaria EUR/USD si è avvicinata ancora una volta al livello di supporto tecnico di 1,1700, mentre USD/JPY si è rafforzata di oltre 100 pips. Tuttavia, non possiamo ancora parlare del futuro rafforzamento del dollaro USA, visto le ripetute affermazioni di Donald Trump riguardo alla crescita del mercato azionario, il che è un segnale negativo per il dollaro USA.

Continuando la riflessione sul tema centrale delle ultime settimane riguardo "l'inondazione incontrollata di liquidità nell'economia statunitense", vorrei evidenziare un forte crollo dei prezzi dell'oro. In pochi giorni di negoziazione, l'oro ha perso più di 210$ o 10%. Naturalmente, questo calo è stato causato dal restringimento del flusso monetario esistente nell'economia statunitense, limitando così la domanda per i beni di rifugio.

Tornando agli avvenimenti di oggi, vorrei richiamare la vostra attenzione sul rapporto relativo ai cambiamenti del PIL in Gran Bretagna. I dati forniti si sono rivelati decisamente migliori delle previsioni, anche se ancora molto deboli. Su base annua, si osserva un rallentamento dell'economia di quasi il 22%, con una diminuzione della produzione industriale del 12,5%. Ciononostante, la sterlina inglese ha ricevuto un sostegno moderato, sebbene non possiamo contare su una forte crescita.

Passando alla sessione di negoziazione statunitense, vorrei richiamare la vostra attenzione sulla prossima pubblicazione del rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti. In caso di rilascio dei dati più deboli rispetto alle previsioni ormai pessimistiche, aumenterà il rischio dell'indebolimento del dollaro USA. Al tempo stesso, anche un leggero miglioramento dei valori precedenti, il che è improbabile, offrira' sicuramente un notevole supporto alla valuta americana.

E concludo la mia recensione odierna con la revisione del mercato petrolifero. Vorrei ricordarvi, che durante la sessione statunitense verrà pubblicato il rapporto relativo alle variazioni delle riserve petrolifere negli Stati Uniti. Soltanto un'ulteriore riduzione delle riserve di petrolio e di prodotti petroliferi, potrà dare il supporto necessario agli acquirenti per la ripresa della crescita. In caso contrario, non si potrà contare su un aumento.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

FIBO Group