Market Watch. Inaspettato l'aumento del dollaro USA

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nella pubblicazione odierna affronteremo i seguenti argomenti:

- Il calo record del PIL australiano.

- Il rafforzamento generale del dollaro statunitense

- I commenti da parte del direttore della Banca d'Inghilterra.

- Le riserve petrolifere negli Stati Uniti.

Vorrei iniziare la mia recensione odierna, con la pubblicazione del rapporto sul prodotto interno lordo (PIL) in Australia. I dati forniti si sono rivelati decisamente peggiori rispetto a quelli precedenti e previsti. Nel secondo trimestre di quest'anno il PIL dell'Australia è diminuito solo del 6,3%, rispetto a quello degli Stati Uniti, il quale è diminuito di oltre il 30% nello stesso periodo, e quello dell'area dell'euro di oltre l'11%. Pertanto, il rilascio di questo rapporto non ha esercitato alcuna pressione sull'AUD.

Prestate attenzione alla coppia di valute AUD/USD. Al momento della pubblicazione del rapporto, abbiamo rilevato un moderato indebolimento di questa coppia di valute. Pertanto, già prima dell'apertura della sessione di negoziazione europea, il ribasso registrato non ha superato i 45 punti, anche tenendo conto del fatto che la coppia si trovava ai massimi degli ultimi 20 mesi. Tutto ciò sta ad indicare ancora una volta che gli investitori non hanno alcuna fretta di vendere il dollaro australiano, nonostante il debole rapporto sul PIL australiano.

Altrettanto importante per i commercianti è stata la pubblicazione riguardante l'indice di produzione ISM degli USA. I dati ufficiali si sono rivelati notevolmente superiori ai valori precedenti e quelli previsti, il che ha fornito il supporto al dollaro USA, rinforzandolo su praticamente tutto il mercato valutari. Pertanto, la coppia di valute EUR/USD è scesa di oltre 150 nel mezzo della sessione europea.

E ora passiamo ai prossimi eventi di oggi. Oggi, il direttore della Banca d'Inghilterra parlerà al Comitato del Tesoro sull'impatto dell'epidemia di Coronavirus sulla situazione economica. Vista l'importanza di questo tema per la Gran Bretagna e per il resto del mondo, sussiste il rischio di un aumento dell'attività commerciale per la GBP.

Prima dell'apertura della sessione commerciale statunitense, e in seguito ai risultati del Comitato del Tesoro, la domanda per la coppia GBP/USD è rimasta abbastanza alta sotto il livello di supporto di 1,3335, trattenendo i venditori dal tentativo di sviluppare un'ondata di calo più potente. Tuttavia, non si può escludere un indebolimento più potente della coppia.

E vorrei concludere la mia recensione odierna, con la prossima pubblicazione dei dati relativi alle variazioni delle riserve di petrolio negli Stati Uniti. Solo un'ulteriore loro diminuzione potrà impedire alle quotazioni di riprendere il movimento ribassista dai massimi attuali. Permettetemi di ricordarvi che il petrolio greggio WTI è ancora quotato a 43 dollari - vicino ai massimi dall'inizio di marzo.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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