Market Watch. Le nuove sanzioni e l'aumento del prezzo del petrolio

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina stanno aumentando. Lo scorso venerdì, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha annunciato di aver messo sulla lista nera le 33 aziende cinesi e le organizzazioni governative, aumentando così ulteriormente la pressione sulla Cina. Inoltre, secondo i media, l'amministrazione di Donald Trump sta pensando alla sperimentazione nucleare. Naturalmente le conferme ufficiali non ce ne sono, così come per il fatto che la Cina e la Russia stanno già conducendo degli esperimenti nucleari. Ma nonostante tutto questo, la domanda per i beni rifugio è rimasta praticamente invariata. Per quanto riguarda l'oro e le valute di rifugio come JPY e CHF, loro non hanno registrato alcun aumento. Probabilmente, a causa del lungo fine settimana negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, il mercato non ha avuto il tempo di reagire, ma gia domani è probabile che vedremo una notevole attività commerciale.

E ora passiamo alla pubblicazione del rapporto sui cambiamenti nel contesto aziendale, nonché alla valutazione della situazione economica attuale in Germania. I dati riportati si sono rivelati misti. Secondo le previsioni, la situazione economica attuale si è rivelata peggiore rispetto ai valori precedenti e a quelli previsti. Per questo motivo, il comportamento degli acquirenti dell'EUR rimane debole. Gli acquisti di questa coppia di valute rimangono nella zona di rischio, fino a quando le quotazioni non ritornano al di sopra del livello di resistenza tecnica di 1,0910.

E ora passiamo al mercato del petrolio. Dopo una breve ma abbastanza profonda correzione, le quotazioni del petrolio hanno ripreso la loro crescita. Le ragioni dell'ottimismo sono due, e ne abbiamo già parlato più volte. Il primo - è un allentamento delle misure di restrizione della quarantena, le quali hanno comportato un aumento della domanda di petrolio e dei prodotti petroliferi. La prima conseguenza di tale fattore si è manifestata con un calo delle riserve petrolifere negli Stati Uniti. Il secondo fattore, non meno importante, è l'accordo OPEC+ per la riduzione della produzione a livello mondiale del petrolio. Come risultato, stiamo assistendo a una moderata crescita delle quotazioni del petrolio. Ma per superare la forte area di resistenza tecnica di 35-36 dollari al barile, sono necessari l'ulteriori elementi fondamentali rialzisti.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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