Petrolio: nuovo ciclo dei tagli ad aprile

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato dello 0,40% chiudendo a 35,41 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, l’Organizzazione dei Paesi esportatori e i suoi alleati hanno dato il via a un nuovo round dei tagli ad aprile, resi necessari dal tracollo della domanda e dallo sbilanciamento del mercato causati a loro volta dal coronavirus. La riunione dell’OPEC+ era stata inizialmente prevista per la prossima settimana, più nello specifico per le giornate del 9 e del 10 giugno. Con il passare dei giorni, però, ha iniziato a farsi strada l’idea di anticipare il meeting a giovedì 4. Secondo diversi osservatori, tra cui quelli dell’Energy Intelligence, nella prossima riunione dell’OPEC+ verrà discussa la possibilità di estendere i tagli attuali (9,7 milioni di barili al giorno) per 1 o 2 mesi. Alcuni Paesi produttori si sono spinti anche oltre. È il caso dell’Arabia Saudita, che si è detta favorevole a un’estensione delle riduzioni fino alla fine dell’anno. Al momento, però, quelle citate sono soltanto delle indiscrezioni che verranno ufficializzate o smentite durante il vertice. Maggiore cautela è stata espressa dalla Russia, che qualche giorno fa ha stimato il bilanciamento del mercato per giugno o al massimo per luglio. Con queste previsioni in mente non è chiaro se Mosca si dimostrerà favorevole a un’estensione dei tagli che potrebbe rafforzare ulteriormente le quotazioni. Secondo numerosi osservatori, comunque, alla fine l’ampliamento ci sarà ma le conferme ufficiali arriveranno soltanto fra qualche giorno. Quel che è probabile, è che le decisioni prese in sede di riunione OPEC+ saranno in grado di influenzare nell’uno o nell’altro senso il prezzo del petrolio.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 35,47$, in aumento dello 0,17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 34.58$ seguito da 33.68$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 36,06$ seguito da 36,64$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è leggermente diminuito chiudendo a 1750,20 dollari per oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1751.50$, in aumento dello 0,07% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1739.07$ seguito da 1726,63$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1762,47$ seguito da 1773,43$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è salito dello 0,56% chiudendo a 18,85 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 18.745$, in diminuzione dello 0,56% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 18.48$ seguito da 18.22$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 18,98$ seguito da 19,21$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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