Petrolio: poco mosso a 35,27 dollari al barile

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è aumentato del 4,72% chiudendo a 35,25 dollari al barile. Quotazioni del petrolio poco mosse in avvio di settimana dopo il recupero dei giorni scorsi con i contratti sul greggio Wti con scadenza a luglio che oscillano sui 35,27 dollari al barile in pratica senza variazioni rispetto alle quotazioni di venerdì (35,29). Poco mosso anche il Brent che passa di mano a 37,55 dollari al barile. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 33.28$ seguito da 31.12$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 36,69$ seguito da 37,94$.

Sul fronte dei dati macro degli USA, il Bureau of Economic Analysis ha reso noto che ad aprile i redditi privati sono aumentati del 10,5% dopo un decremento del 2,2% a marzo. Le spese personali sono invece crollate del 13,6% (dal -6,9%). In forte rallentamento i consumi personali, -13,2% da -6,7% della rilevazione precedente. Nel mese di aprile la bilancia commerciale di beni ha segnato un deficit pari a 69,68 miliardi di dollari, in crescita rispetto al disavanzo di 64,98 mld del mese precedente, peggiore anche delle attese fissate su un deficit di 64,8 mld. Le esportazioni sono diminuite di 32,2 miliardi di dollari a 95,4 miliardi e le importazioni sono diminuite di 27,5 miliardi di dollari rispetto al mese precedente, a 165,0 miliardi. Ad aprile le scorte all'ingrosso (preliminare) hanno fatto segnare un incremento dello 0,4% superiore alle attese, fissate al -0,5%. Nel mese di marzo le scorte erano diminuite dello 0,8%. L'Indice PMI Chicago (attivita' manifatturiera) nel mese di maggio e' sceso a 32,3 punti da 35,4 punti di aprile risultando inferiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 40 punti. Gli esperti dell'Universita' del Michigan e di Reuters hanno pubblicato la lettura finale dell'indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi. Nel mese di maggio l'indice si è attestato a 72,3 unti, risultando inferiore al consensus pari a 74 punti e in calo dalla lettura di aprile fissata a 71,8 punti. L'indice sulle aspettative future è sceso a 65,9 punti da 70,1 punti precedenti (consensus 67,7 punti).

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,59% chiudendo a 1743,80 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1752.20$, in aumento dello 0.48% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1735.40$ seguito da 1718.60$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1762,20$ seguito da 1772,20$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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