Petrolio: quotazioni temono di nuovo il coronavirus

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito del 2,07% chiudendo a 36,42 dollari al barile di venerdì. Questa mattina il prezzo del petrolio è tornato nuovamente a perdere il terreno sia sul fronte Brent, che su quello del WTI. Determinanti nell’odierna flessione delle quotazioni, le preoccupazioni riguardanti il coronavirus. Nonostante molti Paesi del globo abbiano iniziato ad allentare le restrizioni e nonostante la discesa dei contagi e dei decessi, l’emergenza non è stata ancora superata. Si pensi soltanto alla situazione in Cina, dove si è addirittura parlato di nuovi lockdown a causa delle nuove infezioni registrate nell’area di Pechino. O ancora a quella degli Stati Uniti, dove la crisi appare oggi tutto fuorché risolta. Secondo gli osservatori, questo scenario potrebbe mettere a repentaglio il recupero del mercato e dunque del prezzo del petrolio. Quest’ultimo è stato messo al tappeto dal tracollo della domanda, causato a sua volta dell’emergenza COVID-19, e nel mese di aprile ha subito un vero e proprio tracollo. Da quel momento in poi le cose sono certamente migliorate, anche se sulla ripresa definitiva delle quotazioni non sono certamente mancati dubbi e preoccupazioni, visto che la crisi non è stata ancora del tutto archiviata.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 35,00$, in diminuzione del 3,90% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 34.19$ seguito da 33.38$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 36,40$ seguito da 37,80$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,21% chiudendo a 1738,30 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1734,50$, in diminuzione dello 0,22% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1724.40$ seguito da 1714.30$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1748.80$ seguito da 1763.10$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD ha ceduto l'1,07% chiudendo a 17,59 dollari l'oncia di venerdì. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 17,46$, in diminuzione dello 0,74% rispetto alla chiusura di venerdì. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 17,31$ seguito da 17,16$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 17,74$ seguito da 18,02$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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