Prezzi del petrolio ancora in rialzo

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto del 2,88% chiudendo a 25,34 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono rimbalzate di 7,58 milioni di barili nella settimana chiusa l'8 maggio. Le riserve di benzina sono invece salite di 1,9 milioni di barili. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in serata. Secondo il consensus di S&P Global Platts, citato da MarketWatch, l'Eia dovrebbe comunicare un incremento di 4,80 milioni di barili per il greggio. I future sul Wti in consegna a giugno avevano chiuso con un balzo del 6,8% martedì al New York Mercantile Exchange a 25,78 dollari il barile.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 25,62$, in aumento dell'1,10% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 24.48$ seguito da 23.35$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 26,49$ seguito da 27,37$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è aumentato dello 0,44% chiudendo a 1706,70 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1706,90$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1697.57$ seguito da 1688.23$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1716,47$ seguito da 1726,03$.

Contemporaneamente, l'XAG/USD è diminuito dello 0,32% chiudendo a 15,62 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'argento è stata di 15.7150$, in aumento dello 0.61% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'argento potrebbe trovare un supporto a 15,57$ seguito da 15,43$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 15,87$ seguito da 16,03$.

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso penalizzata dai timori per una seconda ondata di epidemia di coronavirus, dopo che nella città di Wuhan (primo focolaio del Covid-19) sono stati registrati i primi nuovi contagi successivamente all'uscita dal lockdown lo scorso mese. Mercati penalizzati anche dalle parole del virologo Anthony Fauci, capo della task force della Casa Bianca, che ha messo in guardia gli Stati Uniti da riaperture precoci con il rischio di perdere il controllo dell'epidemia. Il Dow Jones ha perso l'1,89%, l'S&P 500 il 2,05% e il Nasdaq Composite il 2,06%.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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