Regno Unito: ferma l'inflazione a maggio

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, l'EUR è diminuito dello 0,57% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,1261 dollari. Sul fronte dei dati macro, secondo i dari di Eurostat nel mese di maggio il dato relativo all'Indice dei prezzi al consumo (CPI definitivo) è cresciuto dello 0,1% su base annuale risultando pari alle attese e alla rilevazione precedente. Scende l'inflazione mensile (-0,1%) dopo la variazione del +0,3% della lettura precedente. Gli analisti avevano stimato un decremento dello 0,1%. L'indice Core (esclusi i prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco) è cresciuto dell'1,2% rispetto a un anno fa risultando invariato rispetto al mese precedente (attese +0,7%).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute EUR/USD è stata quotata di 1.1263$, in leggero aumento rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.1210$ seguito da 1.1156$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1335$ seguito da 1,1406$.

Sul fronte dei dati macro USA, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha reso noto che le vendite al dettaglio hanno evidenziato nel mese di maggio una decisa ripresa del 17,7% m/m, invertendo la rotta della lettura precedente (-14,7%) e risultando anche superiori alle attese fissate su un incremento dell'8%. L'indice escluso il comparto auto è cresciuto del 12,4% dopo la variazione negativa del 15,2% della rilevazione precedente (consensus +5,5%). Mentre, la Federal Reserve ha reso noto che nel mese di maggio la Produzione Industriale ha evidenziato un incremento dell'1,4% rispetto al mese precedente. Il dato è risultato però inferiore alle aspettative (+2,9%) sebbene in forte recupero dal -12,5% della rilevazione precedente (rivisto da -11,2%). Il tasso di utilizzo della capacita' produttiva si e' attestato al 64,8% dal 64% precedente, risultando inferiore alle attese (+66,9%). L'Indice del Mercato Immobiliare NAHB (National Association of Home Builders) è salito a 58 punti nel mese di giugno da 37 punti, risultando superiore al consensus, fissato a 45 punti. Il Census Bureau reso noto che le Scorte di magazzino sono diminuite dell'1,3% ad aprile, risultando inferiore alle attese degli analisti fissate su un calo dello 0,8% e al -0,3% della lettura precedente (rivisto da -0,2%).

Nelle ultime 24 ore, il GBP è diminuito del 3,52% rispetto al dollaro USA, chiudendo a 1,2569 dollari. Sul fronte dei dati macro, nel Regno Unito l'Ufficio Nazionale di Statistica (ONS) ha reso noto che l'indice dei prezzi al consumo ha mostrato, nel mese di maggio, una variazione nulla su base mensile dopo la variazione negativa dello 0,2% ad aprile, risultando superiore al consensus (-0,1%). Su base annuale l'inflazione è cresciuta dello 0,5% inferiore alla rilevazione precedente (+0,8%) ma pari alle attese. L'indice core ha registrato un incremento del 1,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. L'indice dei prezzi al dettaglio (Retail Price Index) ha segnato un incremento dell'1% su base annuale risultando inferiore alle attese (+1,2%) e alla rilevazione precedente (pari al +1,5%).

Durante la sessione asiatica, la coppia di valute GBP/USD è stata quotata di 1,2548$, in diminuzione dello 0,17% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1.2497$ seguito da 1.2447$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2643$ seguito da 1,2739$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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