USA: crescono più del previsto le scorte di petrolio settimanali

Analisi dei mercati finanziari e delle materie prime

Nelle ultime 24 ore, il greggio è cresciuto del 7,23% chiudendo a 33,66 dollari al barile. Sul fronte dei dati macro, EIA (Energy Information Administration) ha comunicato che negli USA alla fine della scorsa settimana le scorte di petrolio hanno fatto segnare un incremento di +7,928 milioni di barili, a fronte di un calo di 1,944 milioni atteso dagli analisti (settimana precedente: -4,983 milioni). I mercati azionari confermano però un certo ottimismo sulla ripresa e sono sostenuti dalle forti manovre espansive delle banche centrali. Le quotazioni del greggio sono influenzate anche dai rumors su una possibile estensione fino alla fine dell'anno dei tagli coordinati dell'output dell'Opec+, guidati da Arabia Saudita e Russia.

Sul fronte dei dati macro USA, il Bureau of Economic Analysis ha reso nota la seconda stima preliminare del PIL relativo al primo trimestre 2020 indicando un crollo pari al 5%, superiore alle attese fissate al -4,8%. Nel quarto trimestre il PIL era aumentato del 2,1%. Crolla la spesa per consumi, -6,8% (era del -7,6% nella precedente stima). L'inflazione misurata dall'indice PCE è aumentata a un ritmo trimestrale del 1,6% dal +1,4% del trimestre precedente (consensus +1,4%). Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 23 maggio si sono attestate a 2,123 milioni di unità, superiori alle attese (2,100 milioni di unità) ma inferiori al dato della settimana precedente (2,446 milioni di unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione (calcolato sui dati al 15 maggio) si attesta a 21,052 milioni, inferiore ai 24,912 milioni della rilevazione precedente (attese 25,750 milioni). Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che nel mese di aprile la domanda preliminare di beni durevoli è diminuita del 17,2% su base mensile dal -16,6% precedente, rivisto da -14,4% a fronte di un calo atteso del 19%. Gli ordinativi dei beni durevoli principali sono diminuiti del 7,4% su base mensile, dopo il decremento dell'1,7% a marzo (consensus -14%). La National Association of Realtors ha reso noto che l'indice Pending Home Sales (vendite di case con contratti ancora in corso) ha evidenziato ad aprile un ulteriore calo del 21,8% dopo il decremento del 20,8% a marzo. Gli addetti ai lavori avevano stimato una variazione negativa pari al 15% mese su mese. L'indice è sceso a 69 punti da 88,2 punti precedenti.

Durante la sessione asiatica, la quotazione del petrolio greggio è stata di 33.34$, in diminuzione dello 0,95% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 31.69$ seguito da 30.04$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 34,60$ seguito da 35,86$.

Nello stesso tempo, l'XAU/USD è cresciuto dello 0,54% chiudendo a 1733,20 dollari l'oncia. Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1732.30, in diminuzione dello 0,05% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di discesa, la quotazione dell'oro potrebbe trovare un supporto a 1722.10$ seguito da 1711,90$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1743.10$ seguito da 1753,90$.

Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.

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